EVENTO

Mostra | Ezio Raimondi: la biblioteca infinita – Scopri le visite guidate

4: Istruzione di qualità11: Città e comunità sostenibili

VISITE GUIDATE 

Una visita guidata alla scoperta della figura di Ezio Raimondi, importantissimo italianista del Novecento. La mostra: Ezio Raimondi – La biblioteca infinita a lui dedicata in occasione del centenario della sua nascita, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione ed affermazione intellettuale, attraverso materiali d’archivio quali libri, lettere, appunti e manoscritti.

La visita si conclude con il ciclo di affreschi sulle “Storie della fondazione di Roma”, capolavoro di Palazzo Magnani ad opera di Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, realizzato tra il 1590 e il 1591.

Le visite guidate sono a cura del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. La partecipazione è libera con obbligo di prenotazione scrivendo a segreteria@fondazionedelmonte.it 

Le visite si terranno sempre alle ore 16:

  • Giovedì 31.10
  • Venerdì 8.11
  • Martedì 12.11
  • Venerdì 22.11
  • Venerdì 29.11

_________________________________________________________________________________________________________________

La mostra espone le fasi significative del percorso intellettuale e accademico di Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere 1924 – Bologna 2014), studioso, professore universitario e lettore a un tempo, attraverso i materiali (libri, lettere, fogli di appunti manoscritti, ciclostilati dei corsi universitari) conservati presso la Biblioteca a lui dedicata del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. L’obiettivo della mostra è quello di ripercorrere i momenti fondamentali del percorso di formazione e affermazione intellettuale di colui che è stato fra i più grandi italianisti del XX secolo. Figura di riferimento per la cultura umanistica, e sempre radicato nel territorio bolognese, Raimondi, lettore “su più tavoli”, lungo il suo lavoro di professore critico letterario ha compiuto un percorso intellettuale con pochi uguali nel panorama italiano ed europeo.

libri e le carte del professore sono conservati presso la Biblioteca Umanistica “Ezio Raimondi” sezione di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Ad oggi dei circa 60.0000 volumi risultano esserne stati catalogati 26.000. Inoltre in Dipartimento sono depositati i materiali archivistici, finora parzialmente catalogati, che la figlia Natalia Raimondi ha voluto donare al patrimonio universitario. Questi ultimi sono di natura eterogenea: cartoline, ritagli di giornale, lettere, fino ai preziosissimi “allegati” che si presentano come foglietti recuperati di varia provenienza sui quali Raimondi prendeva appunti relativi ai libri oggetto del suo studio in quel momento. Sono rapide scritture dei numeri di pagine da memorizzare; oppure paginette densamente appuntate anche con matite di diversi colori che segnalano una schematicità e una struttura tutta interna alla mente del lettore. Da notare in ultimo, in merito agli allegati, è il fatto che essi venissero scritti direttamente nella lingua del testo ad esempio in tedesco, francese o inglese.

Per rendere fruibile il lungo e poliedrico percorso di Ezio Raimondi, è stata creata una suddivisione in undici bacheche: nove dedicate a tappe fondamentali e imprescindibili del suo iter, una riservata a una selezione specifica della sua corrispondenza, e l’ultima contenente fotografie originali scattate a Raimondi in occasione di importanti eventi istituzionali o accademici.


Mostra a cura di Marco Antonio Bazzocchi, Luca Di Nardo e Alberto Di Franco

La costruzione di ogni sezione è stata curata congiuntamente dai tre curatori, ma l’assetto definitivo delle sezioni “L’ingegno Barocco: emblema e acutezza”, “Longhi, Gadda, e Serra: luci riflesse di un prisma” si deve a Marco Antonio Bazzocchia Luca Di Nardo quello delle sezioni “Ezio Raimondi: gli anni della formazione universitaria”, “Un «susurro» eretico: Manzoni senza idillio” (comprendente anche la sottosezione “I Promessi sposi: le parole e le immagini”) “Anomalie di un lettore: Heidegger, Febvre, Curtius e Bachtin”; ad Alberto Di Franco invece si deve l’allestimento delle sezioni “La prima pietra: Codro e la vitalità di un umanista”, “In pellegrinaggio alla Crusca: i Dialoghi del Tasso” e “Tasso, La Gerusalemme e la lente del Manierismo”.


Da martedì 29.10.2024 a martedì 03.12.2024


Palazzo Magnani
Via Zamboni, 20

4: Istruzione di qualità11: Città e comunità sostenibili

VISITE GUIDATE 

Una visita guidata alla scoperta della figura di Ezio Raimondi, importantissimo italianista del Novecento. La mostra: Ezio Raimondi – La biblioteca infinita a lui dedicata in occasione del centenario della sua nascita, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione ed affermazione intellettuale, attraverso materiali d’archivio quali libri, lettere, appunti e manoscritti.

La visita si conclude con il ciclo di affreschi sulle “Storie della fondazione di Roma”, capolavoro di Palazzo Magnani ad opera di Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, realizzato tra il 1590 e il 1591.

Le visite guidate sono a cura del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. La partecipazione è libera con obbligo di prenotazione scrivendo a segreteria@fondazionedelmonte.it 

Le visite si terranno sempre alle ore 16:

  • Giovedì 31.10
  • Venerdì 8.11
  • Martedì 12.11
  • Venerdì 22.11
  • Venerdì 29.11

_________________________________________________________________________________________________________________

La mostra espone le fasi significative del percorso intellettuale e accademico di Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere 1924 – Bologna 2014), studioso, professore universitario e lettore a un tempo, attraverso i materiali (libri, lettere, fogli di appunti manoscritti, ciclostilati dei corsi universitari) conservati presso la Biblioteca a lui dedicata del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. L’obiettivo della mostra è quello di ripercorrere i momenti fondamentali del percorso di formazione e affermazione intellettuale di colui che è stato fra i più grandi italianisti del XX secolo. Figura di riferimento per la cultura umanistica, e sempre radicato nel territorio bolognese, Raimondi, lettore “su più tavoli”, lungo il suo lavoro di professore critico letterario ha compiuto un percorso intellettuale con pochi uguali nel panorama italiano ed europeo.

libri e le carte del professore sono conservati presso la Biblioteca Umanistica “Ezio Raimondi” sezione di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Ad oggi dei circa 60.0000 volumi risultano esserne stati catalogati 26.000. Inoltre in Dipartimento sono depositati i materiali archivistici, finora parzialmente catalogati, che la figlia Natalia Raimondi ha voluto donare al patrimonio universitario. Questi ultimi sono di natura eterogenea: cartoline, ritagli di giornale, lettere, fino ai preziosissimi “allegati” che si presentano come foglietti recuperati di varia provenienza sui quali Raimondi prendeva appunti relativi ai libri oggetto del suo studio in quel momento. Sono rapide scritture dei numeri di pagine da memorizzare; oppure paginette densamente appuntate anche con matite di diversi colori che segnalano una schematicità e una struttura tutta interna alla mente del lettore. Da notare in ultimo, in merito agli allegati, è il fatto che essi venissero scritti direttamente nella lingua del testo ad esempio in tedesco, francese o inglese.

Per rendere fruibile il lungo e poliedrico percorso di Ezio Raimondi, è stata creata una suddivisione in undici bacheche: nove dedicate a tappe fondamentali e imprescindibili del suo iter, una riservata a una selezione specifica della sua corrispondenza, e l’ultima contenente fotografie originali scattate a Raimondi in occasione di importanti eventi istituzionali o accademici.


Mostra a cura di Marco Antonio Bazzocchi, Luca Di Nardo e Alberto Di Franco

La costruzione di ogni sezione è stata curata congiuntamente dai tre curatori, ma l’assetto definitivo delle sezioni “L’ingegno Barocco: emblema e acutezza”, “Longhi, Gadda, e Serra: luci riflesse di un prisma” si deve a Marco Antonio Bazzocchia Luca Di Nardo quello delle sezioni “Ezio Raimondi: gli anni della formazione universitaria”, “Un «susurro» eretico: Manzoni senza idillio” (comprendente anche la sottosezione “I Promessi sposi: le parole e le immagini”) “Anomalie di un lettore: Heidegger, Febvre, Curtius e Bachtin”; ad Alberto Di Franco invece si deve l’allestimento delle sezioni “La prima pietra: Codro e la vitalità di un umanista”, “In pellegrinaggio alla Crusca: i Dialoghi del Tasso” e “Tasso, La Gerusalemme e la lente del Manierismo”.


Da martedì 29.10.2024 a martedì 03.12.2024


Palazzo Magnani
Via Zamboni, 20