EVENTO
ArtTalk City 2024 – Luca Monterastellli
Con l’installazione Storia di un onest’uomo, le opere di Monterastelli dialogano con lo spazio tardobarocco dell’Oratorio di San Filippo Neri. Qui l’artista si concentra sulla scultura intesa come segno applicato al corpo, «opera indossabile, capace di amplificare i gesti e mortificarli», come lui stesso scrive.
Si compone un paesaggio altro, un guscio protettivo per uno stato di emergenza, il nostro, in cui «le opere sono simili a protesi in metallo, sono in bilico in quel limite in cui il vantaggio tecnologico – la protuberanza post-umana o la protesi create nell’intento di estendere le capacità del corpo – si confonde con il controllo, la limitazione dei movimenti e quindi la loro successiva cristallizzazione». Una tensione tra il bisogno di rintanarsi e quello di affrontare la realtà permea l’ambiente, dove è palpabile con nuove varianti l’indagine sulla persuasiva narrazione del potere politico che lo scultore continua a proporre nel suo immaginario visivo.
Video realizzato nell’ambito del workshop condotto da Veronica Santi con studentesse e studenti del triennio di Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo: Sabrina Campagnola, Sandra Piga, Filippo Janez Bertoni, Francesco Bonizzato.
martedì 30.01.2024
ore 10:00-12:00
Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Bologna
Con l’installazione Storia di un onest’uomo, le opere di Monterastelli dialogano con lo spazio tardobarocco dell’Oratorio di San Filippo Neri. Qui l’artista si concentra sulla scultura intesa come segno applicato al corpo, «opera indossabile, capace di amplificare i gesti e mortificarli», come lui stesso scrive.
Si compone un paesaggio altro, un guscio protettivo per uno stato di emergenza, il nostro, in cui «le opere sono simili a protesi in metallo, sono in bilico in quel limite in cui il vantaggio tecnologico – la protuberanza post-umana o la protesi create nell’intento di estendere le capacità del corpo – si confonde con il controllo, la limitazione dei movimenti e quindi la loro successiva cristallizzazione». Una tensione tra il bisogno di rintanarsi e quello di affrontare la realtà permea l’ambiente, dove è palpabile con nuove varianti l’indagine sulla persuasiva narrazione del potere politico che lo scultore continua a proporre nel suo immaginario visivo.
Video realizzato nell’ambito del workshop condotto da Veronica Santi con studentesse e studenti del triennio di Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo: Sabrina Campagnola, Sandra Piga, Filippo Janez Bertoni, Francesco Bonizzato.
martedì 30.01.2024
ore 10:00-12:00
Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Bologna