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Firmato un accordo triennale di collaborazione con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale
Sostegno a progetti per la valorizzazione della biodiversità delle aree protette bolognesi
Bologna, giugno 2025 – La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna insieme all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale hanno sottoscritto un accordo triennale di collaborazione per Appennini e aree interne: un programma di iniziative, conservazione e valorizzazione di habitat e biodiversità.
L’accordo propone quattro diverse linee di intervento:
- Percorsi di educazione ambientale insieme alle realtà didattiche del territorio. Attività e visite guidate di sei aree protette bolognesi (Corno alle Scale, Laghi di Suviana e Brasimone, Monte Sole, Gessi bolognesi, Abbazia di Monteveglio, Contrafforte Pliocenico).
- Formazione e incontri con l’Università della Terza Età a partire dall’autunno 2025.
- Applicazione del meccanismo dei crediti di carbonio: azioni di riforestazione, tutela degli ecosistemi e ottenimento della certificazione internazionale.
- Monitoraggio e conservazione della biodiversità forestale ed attività di recupero e gestione delle aree castanicole a Monte Sole, in collaborazione con il Centro nazionale di Biodiversità Forestale di Varano (Alto Reno Terme) e l’Accademia Nazionale di Agricoltura.
«L’accordo si inserisce nel programma Aspira, un ampio percorso che la Fondazione ha dedicato alle attività e allo sviluppo degli Appennini – commenta Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione del Monte –. È importante fare crescere la cultura sulle tematiche ambientali attraverso percorsi di istruzione giovanili sia nei confronti della terza età. Occorre aumentare la consapevolezza futura, facendo rete e creando comunità. La collaborazione con gli enti che lavorano su questi territori è il primo passo e la base del lavoro che la Fondazione sta costruendo».
«Desidero ringraziare il Presidente e il Consiglio della Fondazione – dichiara Tiberio Rabboni, presidente dell’Ente Parchi Emilia Orientale –. Questo accordo ha un valore straordinario, non solo e tanto per il sostegno economico triennale che viene accordato, che è comunque importante e apprezzato. Così come sono importanti gli obiettivi dell’eventuale ingresso nel mercato del carbonio e del risanamento dei castagneti in abbandono. L’accordo è soprattutto il riconoscimento del ruolo insostituibile, non sempre compreso, che i Parchi svolgono per conservare la biodiversità, limitando le attività antropiche e, nello stesso tempo, cercando di portare nuovo valore ai territori tutelati, e alle loro comunità, attraverso lo sviluppo di attività di turismo sostenibile, pratiche sportive outdoor, visite guidate, educazione ambientale sul campo, azioni scientifiche e culturali».