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Ho visto un re. Ritratto di Jack Kirby

Jack Kirby, “The King of Comics”, è uno dei più importanti autori di fumetto al mondo e l’impronta che ha lasciato sull’immaginario popolare contemporaneo è indelebile. In occasione del Festival BilBOlbul, un dialogo tra autori, critici e studiosi di fumetto, tutti diversi per storia e provenienza, per riflettere sull’eredità che Kirby, fenomenale costruttore di mondi fantastici, ci ha lasciato. “Ho visto un re. Ritratto di Jack Kirby” è in calendario domenica 25 novembre alle ore 11 nel Salone dei Carracci di Palazzo Magnani. Dialogano Paul Gravett, Matteo Casali, Giuseppe Camuncoli, Ratigher, Alessandro Tota, modera Alessio Trabacchini. L’evento è organizzato in collaborazione con Fondazione del Monte e Unicredit.

Sabato 24 novembre, invece, alle 12 inaugura “Mostri, uomini, dei”, una mostra dedicata a Jack Kirby e ospitata presso gli spazi della Fondazione del Monte (via delle Donzelle, 2) con una selezione di circa 70 tavole ed edizioni originali provenienti da collezioni private italiane e straniere. La mostra proseguirà fino al 5 gennaio 2019. L’ingresso è gratuito.

Artista dall’inconfondibile identità stilistica, Kirby ha influenzato in maniera determinante il fumetto contemporaneo, segnando uno spartiacque ed aprendo con la sua morte un “prima di Kirby” e un “dopo Kirby”, secondo la fortunata espressione di Frank Miller. Non solo ha creato, da solo o in coppia con lo sceneggiatore Stan Lee i supereroi degli attuali blockbuster cinematografici e televisivi – Captain America, I Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man, gli X-Men, Pantera Nera, solo per citarne alcuni –, ma la forza visionaria dei suoi disegni, insieme all’originale commistione di fantascienza, tecnologia e temi sociali delle sue storie, ha influenzato generazioni di artisti e scrittori.

“Ancora una volta apriamo le porte a una mostra davvero speciale, dedicata a uno dei padri dei supereroi, Jack Kirby – dice la Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Giusella Finocchiaro –. Il fumetto è legato in presa diretta con la fantasia e, a differenza di altre arti, non richiede una mediazione tecnologica: basta sfogliare le pagine per sognare, come molti di noi hanno fatto. Con Hamelin e BilBOlbul si conferma una collaborazione importante in quella rete di relazioni che la Fondazione del Monte ha voluto costruire e valorizzare, che costituisce la cifra del nostro modo di intendere il ruolo di una fondazione di origine bancaria oggi”.