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Un nuovo strumento per lo studio dell’instabilità genomica nel cancro in Unibo

La Fondazione continua a sostenere la ricerca, questa volta nell’ambito della farmacia e delle biotecnologie.

Nuovo estrattore automatico per la purificazione di DNA e RNA e proteine

La Fondazione ha contribuito al lavoro della Prof.ssa Jessica Marinello nel laboratorio del Prof. Capranico del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie FABIT dell’Università di Bologna, dove è stato recentemente acquistato un nuovo estrattore automatico per la purificazione di acidi nucleici (DNA e RNA) e proteine da vari campioni.

Come ci ha spiegato la stessa Professoressa Marinello:“Il laboratorio si occupa quotidianamente di studiare i meccanismi che portano ad instabilità genomica in cellule tumorali.”

Per fare ciò, sono indispensabili “analisi di trascrittomica e proteomica e lo strumento di recente acquisizione permette di lavorare in condizioni altamente efficienti, riproducibili e veloci.”

In particolare, si riesce a definire “la risposta di cellule tumorali a diversi stimoli mediante analisi del genoma (individuazione di mutazioni o traslocazioni), ma anche l’attivazione di particolari pathways cellulari mediante analisi di RNA o miRNA.”

Studiare mediante co-immunoprecipitazione

Non meno importante anche la possibilità di studiare mediante co-immunoprecipitazione con la strumentazione in questione, le interazioni proteina-proteina in vivo. Lo strumento è infatti altamente versatile e si è rilevato utile nell’ottenimento di risultati scientifici su progetti attualmente finanziati nel laboratorio stesso sia da AIRC che dal MUR.

Marinello racconta che il laboratorio è fornito attualmente anche di due grants che “permettono di fare ricerca, uno da parte dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e uno dal Ministero dell’istruzione e della ricerca (MUR).”

Quindi in generale, nel laboratorio del FABIT,  “lo strumento serve per svolgere quotidianamente l’attività di ricerca che riguarda principalmente la definizione dei meccanismi alla base dell’instabilità genomica nel cancro. Fortunatamente lo strumento è molto versatile e viene impiegato per risolvere vari task e non solo cose mirate e specifiche”.