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Torna in scena il Teatro del Pratello

A due anni dalla chiusura dell’ex chiesa del carcere minorile, storico palcoscenico del Teatro del Pratello, la compagnia di Paolo Billi torna a potersi esibire davanti al pubblico con l’opera Bellinda e Bestia, riadattamento della classica storia di La bella e la bestia, in scena dal 5 all’8 settembre. “Sono molto contento, soprattutto perché finalmente il carcere minorile ha modo di riattivare i contatti con l’esterno”, dice Antonio Pappalardo, dirigente del Centro giustizia minorile di Emilia-Romagna e Marche. Il nuovo spazio in cui i ragazzi dell’Istituto penale minorile (Ipm) di Bologna e, quest’anno, anche dell’Area penale esterna potranno mostrare la valenza del lavoro svolto nei laboratori teatrali, è l’area verde del cortile del penitenziario di via del Pratello.

Circa 30 i ragazzi coinvolti, divisi in due compagnie, piuttosto eterogenee tra loro, che saliranno sul palco due sere ciascuna. Spiega il regista Paolo Billi: “Una si esibirà nelle sere del 5 e del 6 settembre ed è composta dai ragazzi dell’Ipm, insieme a due studentesse del Liceo Laura Bassi che partecipano nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, e a due attrici di Botteghe Moliere. L’altra, invece, è formata dai giovani dell’Area penale esterna e con loro, nelle serate del 7 e dell’8 settembre, ci saranno anche due attrici di Botteghe Moliere e tre minori stranieri non accompagnati del sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati): è la prima volta che inseriamo nel gruppo questa novità, speriamo che le diverse realtà adolescenziali si mescolino propositivamente”.

L’evento fa parte del cartellone “Bologna Estate 2018” del Comune di Bologna. Per la realizzazione dei laboratori teatrali e dello spettacolo sono stati determinanti i contributi e le donazioni di enti pubblici e privati, a partire dalla Fondazione del Monte. “Crediamo moltissimo nella cultura come strumento per ritrovare se stessi, e questi ragazzi hanno la possibilità di tornare su una via migliore di quella in cui sono incappati, e di farlo grazie al teatro”, dice il direttore generale della Fondazione, Enrico Ratti. Che aggiunge: “Ho letto la testimonianza di un ragazzo che diceva di aver cominciato in modo un po’ titubante, come se non volesse, e alla fine invece ha acquisito molta determinazione nella vita in generale da questa esperienza, speriamo sia così per tutti”.

Il cortile del penitenziario che accoglierà lo spettacolo Bellinda e Bestia, sarà allestito con porte mobili che di volta in volta ridisegneranno lo spazio e con le illustrazioni dell’artista Carmina Tramite. Potrà ospitare circa un centinaio di spettatori a sera: chi vorrà partecipare dovrà inviare entro il 31 luglio una copia del documento d’identità all’indirizzo teatrodelpratello@gmail.com, dal momento che la magistratura dovrà firmare per tempo i permessi necessari. “Ringraziamo molto anche l’autorità giudiziaria bolognese per la sensibilità: non è ordinario permettere l’ingresso dei ragazzi dell’Area penale esterna nel penitenziario, e questo dimostra l’attenzione e l’interesse di tutte le parti coinvolte nel portare a termine un lavoro positivo e utile”, conclude Antonio Pappalardo.