Skip to content

Marescotti e quel bestiale” Giro d’Italia del 1914″

Il Giro d’Italia del 1914 fu il più massacrante della storia ciclistica, con tappe di oltre 400 chilometri che partivano di notte e si concludevano la notte successiva. Lo vinse Alfonso Calzolari, l’unico bolognese che è riuscito a portare la maglia rosa sotto le Due Torri. Fu ciclismo eroico, con i corridori sottoposti a fatiche inenarrabili, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Lo ricorda Ivano Marescotti nel monologo Bestiale…quel Giro d’Italia! di Maurizio Garuti, con Daniele Furlati al pianoforte. Lo spettacolo, una produzione Patàka srl, è in cartellone lunedì 21 marzo alle 21 nell’ambito della stagione culturale promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna all’Oratorio di San Filippo Neri (via Manzoni 5 a Bologna).

Ivano Marescotti porterà in scena il ciclismo eroico di Alfonso Calzolari nato a Vergato nel 1887, dominatore di quello che è stato considerato il Giro d’Italia più duro di tutti i tempi. Degli 81 partenti, a Milano arrivarono solo in 8 e il vincitore Calzolari al suo rientro a Bologna venne accolto come un eroe e portato in trionfo in via Indipendenza. Un giro del record quello che riemerge nel testo scritto da Maurizio Garuti, con Calzolari che vinse la corsa con il maggior distacco nella storia del Giro, quasi due ore sul secondo e con una tappa, la Lucca-Roma di 430 chilometri, che resta tuttora la più lunga mai disputata nella corsa rosa. Quello del 1914 fu il primo Giro d’Italia con la classifica finale a tempi, una gara a eliminazione che vide tra gli avversari battuti da Calzolari, scomparso nel 1983, quasi centenario, un giovane emergente destinato a fare strada: il ventunenne Costante Girardengo. Marescotti restituirà dunque la figura di Fonso re per un giro, ex operaio di una fabbrica letti che si era appassionato alle due ruote andando a vedere i ciclisti al circuito della Montagnola dopo che la sua famiglia si era trasferita in città. Dopo la fine della guerra, Calzolari tornò nel 1919 al Giro d’Italia che aveva ripreso la sua corsa, ma per lui ci furono due ritiri. In un’avventura che conservava gli stessi contorni mitici ma che nel frattempo aveva trovato un altro padrone, Costante Girardengo.

Tutti gli eventi della stagione culturale promossa dalla Fondazione del Monte sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’accesso in Oratorio è consentito a partire da 30 minuti prima dell’inizio di ogni evento.

Guarda il calendario degli eventi in Oratorio