Skip to content

La nuova vita delle Due Torri di Bologna

Nuova vita per le torri Asinelli e Garisenda, simbolo della città. Grazie agli interventi di consolidamento strutturale ora le Due Torri sono più solide, resistenti, sicure, meno esposte a rischio sismico e monitorate con un sistema di controllo innovativo.

Gli interventi sono stati possibili grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che dal 2007 in avanti ha deliberato uno stanziamento complessivo di 1,8 milioni di euro. I lavori sono stati eseguiti da aziende specializzate tra l’autunno 2011 e la primavera 2015. Le imprese esecutrici vincitrici degli appalti sono Impresa Melegari Srl per i lavori e Studio Leonardo Srl per i restauri. Per la progettazione, la direzione lavori e i calcoli strutturali è stato invece incaricato lo Studio Ceccoli e Associati.  Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza. Il sistema di monitoraggio è stato realizzato dalla ditta TECNOIN , mentre l’analisi continua dei dati del monitoraggio e l’interpretazione dei risultati  è a cura del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM).

I lavori sulla Torre Asinelli hanno comportato il consolidamento strutturale del paramento murario con inserimento di trefoli in acciaio (funi e cavi d’acciaio) e malte additivate, il consolidamento strutturale tramite inserimento di nuove catene e cinture (sia esterne che interne), il ripristino della malta di allettamento dei mattoni e il riempimento delle fughe. E ancora, il consolidamento della merlatura e delle mensole in arenaria (consolidamento sia materico che strutturale dove si evidenziavano situazioni di pericolo), il rifacimento della impermeabilizzazione della terrazza con nuova pavimentazione in cotto, che riprende il disegno dell’antica pavimentazione in laterizio ottocentesca, ritrovata durante i lavori. Sono state consolidate anche le arenarie delle mensole della rocchetta.

Infine, all’altezza di 6 metri, sono state applicate, sulle pareti in muratura sottostanti le volte della terrazza merlata, coppie di cinture esterne a somiglianza di quelle esistenti, ma ancorate ad appositi profili angolari in corrispondenza degli spigoli, in analogia con quanto realizzato per la Torre Garisenda.

I lavori sulla Torre Garisenda hanno comportato l’installazione di cinture esterne ancorate ad appositi profili angolari in corrispondenza degli spigoli.

Per limitare l’effetto delle variazioni termiche stagionali sugli elementi metallici delle cinture esterne, si è studiato e realizzato un elemento elastico ondulato – una vera e propria “molla” – dotato di rigidezza tale da rendere notevoli le deformazioni all’atto della tesatura e da ridurre drasticamente gli effetti delle variazioni termiche.

Tutti gli interventi si integrano con la struttura esistente senza trasformarla radicalmente. Si è data la preferenza alle tecniche d’intervento meno invasive e maggiormente compatibili con i criteri della conservazione dei manufatti, tenendo conto dei requisiti di sicurezza e durabilità.

Il sistema di monitoraggio è stato progettato per tenere sotto controllo l’entità della pendenza, nonché gli stati di sollecitazione e di deformazione di alcune zone significative delle pareti murarie e delle cinture. 

Oltre allo stanziamento di 1,8 milioni di euro per il restauro delle Due Torri, la Fondazione del Monte ha investito 500.000 euro nel progetto Bologna: La Selva Turrita, realizzato nel biennio 2008-2009 a cavallo delle due fasi di lavori. Il progetto ha permesso la valorizzazione del patrimonio verticale di Bologna attraverso spettacoli di luce (Le Torri di Luce), installazioni di opere d’arte (Le Torri Contemporanee) e anche la più alta videoproiezione architettonica mai realizzata in Italia: La Torre Riflette, la storia della Torre Asinelli proiettata sui suoi stessi 97 metri di altezza.