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La nuova stagione del LabOratorio di San Filippo Neri

Coinvolgere e avvicinare pubblici diversi attraverso i molti linguaggi della messinscena, da quelli collaudati ai più sperimentali. Rimane questo l’obiettivo della nuova stagione del LabOratorio di San Filippo Neri, lo storico palcoscenico della Fondazione del Monte in via Manzoni 5 a Bologna, la cui gestione è affidata a Mismaonda. Trentatré i titoli di una programmazione che si muove tra creatività locale, nazionale e talvolta internazionale, continuando a puntare l’attenzione sull’espressione giovanile, la questione femminile, l’impegno civile e sociale, le rievocazioni storiche che illuminano il presente, il confronto vivo tra teatro e letteratura.

Sabato 6 ottobre, la stagione si apre con Giacomo Poretti (per una volta senza Aldo e Giovanni dell’amatissimo Trio) e l’anteprima del suo  assolo Fare un’anima. Per il cartellone “Libri in scena”, sono attesi il premio Strega Tiziano Scarpa insieme alla cantautrice Debora Petrina (20 ottobre), Daria Bignardi accompagnata dalla cantante partenopea Flo Cangiano (14 novembre) e l’attrice e regista Michela Andreozzi. Di ambito lettarario anche un “Omaggio a Calvino” articolato in 2 serate: la prima su Le città invisibili con l’archistar Mario Cucinella (6 dicembre), la seconda con Paolo Hendel che si librerà sui testi di Il barone rampante e Il cavaliere dimezzato (7 dicembre).

Ancora un omaggio, questa volta a Giorgio Gaber: a trent’anni dal debutto del suo consacrato spettacolo Polli d’allevamento, la Fondazione Gaber ne ha affidato la riproposizione in teatro al suo più fedele interprete, Giulio Casale (13 ottobre).

Ed è un’altra rievocazione quella che ha ispirato il progetto curato dallo storico Angelo Varni “Gli anni del sogno”: un ciclo di tre incontri per riflettere sulle speranze e le illusioni che mossero le coscienze in alcuni anni della storia stranamente connotati dalla presenza del numero 8. Il 1848, anno del risveglio dei popoli, presentato dallo stesso Varni e culminante nelle arie verdiane della Corale San Rocco (28 ottobre);  il 1948, l’anno dell’entrata in vigore della Costituzione, introdotto da Marco Cammelli e accompagnato dagli amarcord musicali di Jimmy Villotti (18 novembre); il 1958, anno dell’inattesa nomina a pontefice del cardinale Roncalli, papa Giovanni XIII. A raccontarlo l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi seguito dall’accompagnamento all’organo di Andrea Macinanti (16 dicembre).

L’antico organo di San Filippo Neri risuonerà anche per il concerto della cantautrice e pianista Carlot-ta, che presenterà il nuovo album Murmure (19 ottobre).

Per il teatro, il LabOratorio ospiterà la quinta edizione del Festival 20 30 con gli spettacoli, i laboratori, i concerti e le performance per sondare l’immaginario dei ventenni e dei trentenni (dal 23 al 25 novembre). Farà anche tappa un progetto particolare destinato a un massimo di 35 spettatori alla volta (3 repliche da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre), che prenderanno posto attorno a un lungo tavolo. A capotavola, l’attrice francese Clyde Chabot, intenta a raccontare del suo viaggio verso il sud Italia (titolo dello spettacolo Sicilia) in cerca di radici. E poi, Rossella Dassu di Cadadie Teatro all’interno del festival “La violenza illustrata”, con Raptus si affida al mito greco per trattare il tema della violenza sulle donne (27 novembre). Mentre Marzia Camarda nell’ambito del progetto “Teatro Arcobaleno” sull’educazione alle differenze di genere, offre un reading dal suo libro Una savia bambina. Gianni Rodari e i modelli femminili (28 novembre).

Un’importante novità è costituita da una serie di spettacoli per ragazzi organizzati dall’associazione Ca’ Rossa, raccolti sotto il titolo di “Petit Pas”: comune denominatore la danza (27 ottobre, 17 novembre e 15 dicembre) .

Si rinnovano le collaborazioni con Bologna Festival e Musica Insieme, mentre l’Università di Bologna porterà sul palco i suoi ricercatori che racconteranno l’eredità della Grande guerra tra ricerca e innovazione (5 dicembre). Tornano anche le apprezzatissime colaezioni de Il Mulino. Il ciclo di questo autunno ha come titolo “Cultural Combat/Quando la letteratura litiga”: relatore dei tre appuntamenti è Valerio Magrelli, che sostenuto dalle voci narranti di Silvio Castiglioni e Marinella Manicardi, parlerà della stroncatura che Pier Paolo Pasolini rivolse a Cent’anni di solitudine di Marquez (7 ottobre), del contrastato rapporto fra Virginia Wolf e James Joyce (21 ottobre) e si metteranno a confronto Elsa Morante e Anna Maria Ortese (11 novembre).

Infine, dal 17 dicembre al 20 gennaio l’Oratorio di San Filippo Neri si trasformerà ancora una volta in un pop cinema affiancando il Pop Up Cinema Palace di via Monte Grappa e il Pop Up Cinema Jolly di via Marconi in collaborazione con I Wonder.

Tutti gli spettacoli e le conferenze sono a ingresso libero fino a esaurimenti dei posti, a eccezione di quelli indicati.