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Il mito di Prometeo rivive nella danza

La danza, il mito di Prometeo, un luogo carico di storia: sono gli ingredienti dello spettacolo Prometeo. Quadri d’azione in programma sabato 7 novembre alle 21 sul palco dell’Oratorio di San Filippo Neri nell’ambito della stagione culturale autunnale promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

La coreografa e danzatrice Simona Bertozzi presenta un progetto site specific che unisce alcuni quadri dei due primi episodi di una ricerca performativa attorno al mito di Prometeo. Una serata, letteralmente, unica.

È il 13 agosto del 1733 quando il cardinal Lambertini, allora arcivescovo di Bologna, inaugura l’Oratorio di San Filippo Neri. Passa più di un secolo, e nel 1866 l’Oratorio chiude in seguito alla soppressione napoleonica degli Ordini religiosi in Italia. Viene trasformato in una caserma militare. Nel 1944 un bombardamento lo semidistrugge. Nel 1997 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna lo acquista, con l’obiettivo di restituirlo alla città come centro di attività culturali, e ne avvia i lavori di restauro. 

È per un luogo così carico di storie, e di Storia, che la coreografa e danzatrice bolognese Simona Bertozzi ha composto Prometeo. Quadri d’azione, proposizione performativa su misura che giustappone estratti dei due primi episodi del denso progetto da lei dedicato al mito di Prometeo, Prometeo: Contemplazione (debuttato alla Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia nel giugno scorso) e Prometeo: il Dono (presentato per la prima volta a CANGO/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza a Firenze il 28 ottobre 2015).

«In Prometeo: Contemplazione si tracciano geometrie, si studiano le relazioni. Emergono intuizioni – suggerisce Simona Bertozzi – mentre in Prometeo: il Dono si precipita nella materia del gesto. Si sperimenta la vertigine della complessità dinamica e la pratica del corpo si fa estrema e vigorosa».

In entrambi gli episodi Simona Bertozzi  è in scena assieme a Stefania Tansini. In Prometeo: Contemplazione le due danzatrici interagiscono con la voce e il corpo del cantante basso baritono Dara Nowroozi, mentre in Prometeo: il Dono si intrecciano alla magnetica fisicità del danzatore Aristide Rontini.

Prometeo. Quadri d’azione dialogherà, in maniera a tratti evidente e a tratti indiretta, con l’Oratorio: l’architettura di Alfonso Torreggiani e le sculture di Angelo Gabriello Piò, la pala d’altare di Francesco Monti e gli interventi di Fernando Galli Bibiena, le decorazioni e gli stucchi di Carlo Nessi e l’Ecce Homo di Ludovico Carracci.

Si tratta di uno spettacolo complesso e stratificato, ideato come d’abitudine in collaborazione con Marcello Briguglio e prodotto dalla Compagnia Simona Bertozzi/Nexus con il contributo del Fondo per la Danza d’Autore/Regione Emilia-Romagna.