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Funder35 premia anche un progetto bolognese

“Quante volte nella vita ti sei sentito dire di no, no, no? E allora fai il salto di qualità per farti dire finalmente sì”. E’ il motivetto che ha fatto da sfondo ai 5 spot video di Funder35 – visibili su Youtube – che invitavano a credere in sé stessi e a proporre progetti innovativi, partecipando al bando e cogliendo questa opportunità. Ebbene su 170 imprese culturali che hanno inviato la propria proposta, 50 sono riuscite a strappare il sì che apre loro le porte di un nuovo futuro, permettendo non solo la realizzazione di un progetto di crescita organizzativa, grazie ad un contributo economico a fondo perduto, ma anche di percorrere insieme, tra pari, un percorso di formazione e condivisione di strumenti, modelli e pratiche, per consolidarsi in un mercato delicato e difficile anche per le criticità legate alla crisi dei bilanci pubblici. Ma il sostegno di Funder35 non si limita solo all’aspetto economico e a quello formativo; ci sono anche alcune misure che permetteranno alle organizzazioni non profit un accesso facilitato al credito, altra importante criticità per una impresa culturale.

L’obiettivo di Funder35 è, infatti, superare proprio queste problematicità, sostenendo e accompagnando le imprese culturali già attive composte prevalentemente da giovani sotto i 35 anni con l’obiettivo di rafforzarle sia sul piano organizzativo che gestionale, premiando l’innovatività e favorendo la sostenibilità. L’iniziativa è nata nel 2012 in ambito Acri, l’associazione delle fondazioni, dalla sua Commissione per le Attività e i Beni Culturali ed è giunta al secondo triennio. Quest’anno il bando è promosso da 18 fondazioni, tra cui la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Tra le 50 imprese culturali selezionate c’è anche DISTURbo di Bologna, associazione culturale nata nel 2011 all’ombra delle Due Torri con l’obiettivo di creare, produrre e promuovere eventi culturali non convenzionali e urban games per ridare anima e vigore alle città. In particolare DISTURbo ha inventato l’omonimo urban game fotografico a premi nato nel 2011 a Bologna: è diverso dalle classiche maratone fotografiche perché ha un carattere ludico, spiccatamente social, e consente di partecipare anche con smartphone e dispositivi digitali istantanei. Dopo le due tappe annuali bolognesi, nel 2011 e 2012, l’evento è stato organizzato anche a Lisbona (2013), Trento (2014 e 2015), Bolzano (2014), New York (2015). In questo modo DISTURbo ha dimostrato di potersi replicare in contesti cittadini diversi sia in Italia che all’estero: basta armarsi di fotocamera o smartphone, formare un team di due persone e prepararsi a correre per la città per raggiungere i cinquanta obiettivi distribuiti alla partenza, in cinque ore di tempo e utilizzando solo mezzi pubblici oppure privati a patto che non siano inquinanti. Per il futuro l’ambizione è di creare un vero e proprio network di eventi ludico-culturali all’insegna del “gioco urbano” con il quale permettere ai partecipare di scoprire le città in un modo nuovo. Tra gli obiettivi c’è infatti contribuire alla valorizzazione turistica, culturale e ambientale delle città coinvolte; stabilire collegamenti e collaborazioni stabili con i diversi soggetti coinvolti nei territori; favorire la scoperta di luoghi cittadini dimenticati o poco conosciuti; favorire la partecipazione attiva dei giovani e la diffusione della passione per la fotografia, anche attraverso le nuove tecnologie.

Oltre ai 50 progetti selezionati, sostenuti complessivamente con 2,5 milioni di euro (una media di 50 mila euro a iniziativa), Funder35 ha previsto un percorso di accompagnamento per ulteriori 12 organizzazioni culturali non profit individuate attraverso il Bando: non riceveranno un contributo economico, ma potranno accedere ai servizi e partecipare al percorso formativo.

Le imprese culturali non profit individuate sono attive in diversi ambiti: danza, teatro, musica, fotografia, cinema, arte, fumetto, enogastronomia e turismo. L’elenco dei progetti selezionati è pubblicato sul sito www.funder35.it

I 50 progetti selezionati interessano 14 regioni italiane: 9 progetti in Piemonte (province di Asti, Cuneo, Torino); 7 in Campania (province di Avellino, Caserta, Napoli, Salerno); 5 in Emilia-Romagna (province di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia), 5 in Lombardia (province di Cremona, Milano), 5 in Toscana (province di Firenze, Livorno, Lucca, Siena); 4 nelle Marche (province di Ancona e Ascoli Piceno); 3 in Puglia (province di Bari e Lecce); 2 in Friuli-Venezia Giulia (Udine), 2 in Liguria (Genova, La Spezia), 2 in Sardegna (province di Cagliari e Sassari), 2 in Valle d’Aosta (provincia di Aosta), 2 in Veneto (Padova); 1 in Calabria (Reggio Calabria) e 1 in Sicilia (provincia di Agrigento).

Le 12 organizzazioni che beneficeranno dei servizi di supporto formativo e accompagnamento sono presenti nelle seguenti regioni: 5 in Piemonte (province di Cuneo e Torino), 1 in Basilicata (Potenza), 1 in Friuli-Venezia Giulia (provincia di Udine), 1 in Lombardia (Milano), 1 in Puglia (provincia di Bari), 1 in Sicilia (Palermo), 1 in Toscana (provincia di Firenze) e 1 in Veneto (provincia di Rovigo). Queste giovani realtà parteciperanno alla “comunità di pratiche” di Funder35 per lo scambio di idee, modelli e prassi di successo seguendo un programma formativo coordinato dalla Fondazione Fitzcarraldo.

Il 26 gennaio a Roma, al Ministero dei beni e delle attività culturali e alla presenza del Ministro Dario Franceschini, ci sarà l’evento di presentazione delle 50 imprese culturali non profit selezionate.

Il Bando Funder35 è promosso da:

Compagnia di San Paolo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione CON IL SUD, Fondazione CRUP, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Livorno, Fondazione Sicilia.