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Due incontri da non perdere

Venerdì 23 marzo alle 20.30 il palco del LabOratorio di San Filippo Neri ospita lo scrittore Stefano Massini per la presentazione del suo libro L’interpretatore dei sogni, in dialogo con Beppe Cottafavi.

Immaginato come un quaderno-diario di Sigmund Freud, questo romanzo, scritto da Massini in oltre sette anni di appunti e studi, è a tutti gli effetti un geniale e clamoroso falso letterario. Perché nessuno ha osato origliare dentro i segreti di quel volume – L’interpretazione dei sogni di Freud – destinato a rivoluzionare la nostra percezione del mondo. Cosa c’è oltre quel libro? E soprattutto chi c’è dietro? Per rispondere, Massini indaga l’animo dell’indagatore stesso e conduce il lettore all’esaltante scoperta di un Sigmund Freud reinventato, un personaggio meno scienziato e più Prometeo, intriso di un immenso fascino letterario. Scorrono, pagina dopo pagina, decine di casi, di sogni, di pazienti e di umanissimi conflitti, il tutto all’insegna di una grande domanda: come si legge un sogno? Prende così forma un viaggio meraviglioso, in cui Massini ricostruisce passo per passo l’elaborazione di un metodo, usando i sogni come veri e propri “casi” che Freud risolve come se fosse Sherlock Holmes, con la capacità di deduzione e intuizione propria dei più grandi detective della storia.

Stefano Massini (1975), scrittore vincitore del Premio letterario internazionale Mondello 2017 e del Premio Campiello – selezione Giuria dei letterati 2017, ha ricevuto il Premio Vittorio De Sica 2017 come personalità di rilievo nel campo della cultura. Dal 2015 è chiamato a succedere a Luca Ronconi come consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa. È lo scrittore italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo e i suoi testi sono stati tradotti in 15 lingue.


Domenica 25 marzo alle 11.00, con l’incontro Numeri. Il fascino dell’infinito si conclude invece il ciclo dei Dialoghi matematici, a cura della Società editrice Il Mulino, che grande successo ha riscosso nei primi due appuntamenti.

Uno, due, tre… conosciamo a memoria la successione dei numeri, ma cosa sono? E da dove vengono? Sono forse un dono del buon Dio, come disse una volta con una battuta un grande matematico. La storia di un’idea straordinaria che ha preso forma migliaia di anni fa nelle civiltà babilonese ed egizia, in Cina, nelle culture azteca e maya, per poi diffondersi nel resto del mondo. Sulle coste calabre i seguaci di Pitagora scoprono numeri indicibili. Nelle regioni dell’India si inventa un simbolo per il nulla, nelle mani dei mercanti trovano senso numeri negativi, e nella fantasia dei matematici numeri immaginari e transfiniti. La storia continua… Ne parlano Umberto Bottazzini, professore ordinario di Storia della matematica nell’Università di Milano, e Marco Antonio Bazzocchi, professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna. Introduce e modera l’incontro Pino Donghi.

Gli incontri sono a ingresso libero